11/01/22 – COVID-19. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA, ROBERTO OCCHIUTO CHIEDE UN LOCKDOWN SOLO PER I NO VAX. IL SEN. MAGORNO: “UNA SCELTA DI GIUSTIZIA”
Il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto intervistato su Radio24, ha ribadito la volontà di chiedere al Governo un lockdown solo per i No Vax.
Le dichiarazioni del Presidente:
“Sono contrario ad ogni restrizione di libertà per i vaccinati. Abbiamo chiesto agli italiani e ai calabresi di vaccinarsi, e chi sceglie la scienza non può pagare per comportamenti altrui. Non vaccinarsi è una libera scelta, che giudico irresponsabile, ma questa libera scelta ha delle conseguenze. Per questo ho chiesto al Governo la possibilità di fare un lockdown selettivo per i No Vax. Non possiamo correre rischi a causa di una minoranza: i non vaccinati stiano a casa”.
“La Calabria -ha aggiunto- è una Regione che ha la Sanità commissariata, quindi evidentemente abbiamo problemi superiori rispetto ad altre realtà. E la pressione sulla rete ospedaliera sta aumentando in queste settimane soprattutto per ricoveri che interessano coloro che non si sono vaccinati”.
“In Calabria – ha detto Occhiuto – ho fatto la ‘zona rossa’ solo a Platì, un Comune che ha meno del 30% dei vaccinati. Qualche settimana fa sono andato in questa cittadina reggina, ho fatto aprire un centro vaccinale ed ho detto agli abitanti: ‘vaccinatevi o vi metto in ‘zona rossa’. Il primo giorno si sono vaccinati in 40, il secondo in 20, poi sempre meno. E adesso sono in ‘zona rossa’, e resteranno a casa”.
Il Senatore e Sindaco di Diamante Ernesto Magorno, è intervenuto in merito alla proposta del Governatore Occhiuto, definendo il lockdown per i non vaccinati, una scelta di giustizia.
Il commento del Sen. Magorno:
“Condivido le parole del Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sulla necessità di attuare un lockdown selettivo per i No Vax. Si tratta di una misura di giustizia per chi ha deciso di vaccinarsi optando, quindi, per la via della responsabilità e del bene collettivo. Una scelta che vale doppio considerata la situazione della Calabria che già in passato ha dovuto subire decisioni dure dovute proprio al quadro critico della sanità.”