DIAMANTE (CS) 31/01/18-Si è conclusa la prima delle sei varie iniziative previste al Museo DAC di Diamante, organizzate in autogestione dal “Movimento Popolare riprendiamoci l’area del porto”. Un dibattito dal tema “Il futuro del Tirreno cosentino” che ha visto l’intervento di Carlo Tansi, capo della Protezione Civile Calabria,
Presenti numerosi cittadini di Diamante, vari i Sindaci intervenuti al dibattito, il Sindaco del comune di Diamante Gaetano Sollazzo, il sindaco di Verbicaro, Francesco Silvestri, il Sindaco di Buonvicino, Ciriaco Biondi, il consigliere del gruppo “Diamante e Cirella per una Diamante migliore”, Antonio Cauteruccio, rappresentanti del comune di Sant’Agata d’Esaro e di Belvedere M.mo. Erano presenti le TV della zona per i vari servizi in merito. Il filmato completo è stato registrato e curato dal Prof. Mario Pagano di Telediamante.
Dopo i vari interventi che hanno affrontato il tema, ha concluso il capo della Protezione Civile regione Calabria, Carlo Tansi spiegando, dopo i sopralluoghi sul posto e da studi fatti su l’erosione delle coste Calabresi negli ultimi 50 anni, che l’aria del porto di Diamante non rappresenta sostanzialmente fattori erosivi in sito e limitrofi alla struttura portuale perché ricopre un’insenatura naturale su roccia che non va a modificare negli anni il mancato slittamento renaio da nord verso sud, come avviene sulle nostre coste del tirreno cosentino. Secondo Tansi, il porto di Diamante è già costruito dalla natura, solo una politica sbagliata e le incompetenze che si sono succedute da decenni hanno potuto dare vita a questo scempio dall’impatto ambientale negativo.
Il Sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo, intervenuto sulla questione porto, dice che bisogna determinare la giusta strada da intraprendere con i cittadini tutti e arrivare ad una soluzione definitiva. Una soluzione potrebbe essere quella di recidere dal contratto con la ditta appaltatrice alla scadenza della concessione, almeno che, non realizzi l’opera in tempo. Intanto il Sindaco Sollazzo, puntualizza che la pazienza si è già da tempo esaurita e non ci saranno più prolungamenti di proroga.
La città di Diamante non può continuare ad essere penalizzata della sua opera e aggravata da un’immagine che non giova sopratutto agli occhi dei turisti nel periodo estivo. Rimane confermato ad unanimità ( Istituzioni, Movimento Popolare) lo sciopero cittadino per giorno 6 febbraio 2018.
L’intervento di Carlo Tansi al convegno organizzato dal Movimento Popolare:
“Il porto di Diamante è già costruito dalla natura! Se andiamo a realizzare un braccio, non è per sconvolgere l’ecosistema come successo altrove, ma solo per proteggere le barche dal moto ondoso. Tutto quel tratto di porto naturale che va dal porto attuale fino all’altezza della Riviera blue, tutta quella zona è una insenatura naturale, dove un eventuale intervento, che si può realizzare molto facilmente, perchè è facile attraccare le barriere del porto alla roccia che tutti vediamo, è un fatto naturale che non sconvolge minimamente l’equilibrio del porto, di nessun genere. Laddove era veramente del tutto naturale, siamo stati in grado attraverso una politica del cavolo, a sconvolgere un sistema naturale che poteva assorbire il porto, dando vita a uno scenario abominevole dall’impatto ambientale negativo.
Lungo tutto quel tratto le condizioni sono favorevolissime! Dobbiamo cercare di capire che il porto, qui, a parte il fatto naturale, è capace di portare un turismo di élite, che consente, come a Maratea, senza le difficoltà che ha avuto Maratea nella realizzazione del porto, un turismo di qualità; a parte la bellezza dei fondali che potrebbero essere illuminati, il porto porterebbe un salto di qualità ed il territorio si potrebbe valorizzare in modo decisivo.”