18/11/18 “Da troppo tempo in Calabria si attende una riforma del Welfare. In un settore così importante da un punto di vista sociale, dato anche il contesto di riferimento, è fondamentale dare delle risposte credibili e strutturate attraverso una programmazione normativa divenuta ormai indispensabile”, è quanto afferma il Consigliere Regione, Orlandino Greco che lo scorso 5 novembre ha depositato un’interrogazione all’attenzione dell’Assessore Regionale alle politiche sociali per capire quale sia lo stato dei lavori sulla riforma del welfare che ha subito nel tempo diverse battute d’arresto.
“A partire da quelle imposte dagli organi di giustizia amministrativa sui precedenti regolamenti attuativi della Legge regionale 23/2003 che avevano evidenziato criticità non soltanto formali ma di merito e di metodo. Sono passati diversi mesi dalle bocciature giudiziarie -dichiara Orlandino Greco– ma ancora non c’è traccia della nuova riforma del Welfare. Un’attesa inaccettabile, soprattutto perché in una società in movimento dove i bisogni dei cittadini sono in continuo cambiamento è indispensabile dare risposte immediate, concrete, di ampio respiro e che non guardino al semplice superamento di situazioni emergenziali.
La lettura del fabbisogno regionale, la presa in carico delle nuove emergenze sociali, una programmazione che tenga conto degli aspetti sanitari, socio-assistenziali, educativi e lavorativi, sono le coordinate inderogabili all’interno delle quali si deve approntare il sistema di risposta ai bisogni del cittadino. Già nello scorso luglio queste indicazioni sono state approvate all’unanimità in una mozione a doppia firma con il collega Gallo, che contiene, di fatto, le linee guida per i lavori di riforma del welfare in Calabria.
L’auspicio è che entro l’anno si possa arrivare in Consiglio Regionale a discutere una riforma da troppo tempo attesa, così che si possa dare una riposta concreta ai bisogni dei cittadini, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, in un settore cruciale per la tenuta sociale della comunità.”