04/04/20 In una fase di piena emergenza sanitaria dovuta all’epidemia del Coronavirus è venuta a galla il grave lo stato di precarietà della Sanità Calabre. In questo tragico quadro, i presidi dell’Alto Tirreno Cosentino sembrano i più abbandonati.
Il consigliere del Comune di Tortora, Raffaele Papa ha voluto puntare l’attenzione sull’Ospedale di Paria a Mare che in questo periodo d’emergenza Covid-19 potrebbe essere un importante riferimento per il territorio anche per l’assistenza ordinaria.
“Riaprire l’ospedale di Praia, se non ora quando? Non illudetevi, non illudiamoci, o si riapre adesso o mai più, del resto -dichiara Papa– se in questo particolarissimo periodo storico e con una situazione di straordinaria emergenza sanitaria, non ci si accorge della necessità e bisogno di un presidio sanitario in una zona vasta e abitata come l’alto tirreno, scordiamoci che possa avvenire quando tutto sarà passato. Chi sostiene il contrario è chiaramente interessato ad altro e non a questo territorio e gli ospedali di Cetraro e Paola sono sicuramente importati, ma quello di Praia a Mare non è da meno.
In queste settimane che non si parla altro di sanità e di come eventualmente attivare soccorsi e cure in caso di impellenti necessità in seguito al contagio del coranavirus, si è persa di vista, forzatamente, l’assistenza ordinaria che è passata in secondo piano, accentuando i disagi di tanti che vivono in condizioni precarie di salute.
Ma in questi giorni è venuta ancora fuori ed in modo quasi virulento, non dico la diatriba, ma sicuramente la discussione tra gli ospedali di Cetraro e Paola. Certo non è la prima volta e non sarà l’ultima, e nel bel mezzo di questa continua incertezza tra le prestazioni dell’uno e dell’altro nosocomio, chi continua a perdere le speranza è la popolazione del Nord Calabria alto tirrenico, sempre più spinta verso le sponde lucane, Lauria e Lagonegro in primis ma anche Sapri in Campania. Certo, meno male che ci sono, ma il disagio che si continua a vivere per andare fuori regione e l’incertezza in caso di urgente ed improvvisa necessità si fa sempre più pressante.
Quella dello spoke Paola-Cetraro è una storia infinita che secondo alcuni è uno scontro politico tra forze diverse, prima che altro, ma pur non entrandovi nel merito ritengo sia importante fare chiarezza considerato che oltre la localizzazione c’è un servizio pubblico essenziale che al momento riguarda l’intera fascia tirrenica. Bene fanno gli amici ed amministratori delle due cittadine a pretendere funzionalità ed efficienza, ma se quella è storia infinta, la questione di Praia non può e non deve assolutamente considerarsi conclusa.
Sotto ciò che ormai è considerato l’ex ospedale di Praia a Mare, ci sono carboni che aspettano solo di essere accesi e questo ritengo sia il momento opportuno per riprendere una lotta mai definitivamente abbandonata, seppur osteggiata dal potere politico regionale e nazionale, ma anche da altri e consistenti interessi.
La forza della politica spesso deviata, ha avuto gioco facile, anche sostenuta e condizionata da ben altri obiettivi non certo comuni alle richieste incessanti di cittadini, quasi sempre abbandonati a se stessi e ad un destino nefasto che li ha visti soccombere. Fino ad ora nulla ha potuto infrangere tutto ciò, nemmeno le sentenze della magistratura che hanno sancito a chiare lettere che l’ospedale di Praia si deve riaprire.
Personalmente -concludere Raffaele Papa- visti i precedenti e conoscendo un pò ciò che gira attorno, non penso in tutta franchezza che ci sarà qualcuno che penserà ai nostri territori, tranne che noi stessi e tutti insieme. Credo sia necessaria, più che mai, una lotta di tutte le comunità con i primi cittadini in prima fila fuori da ogni appartenenza politica di parte. Io ci sono, insieme a tanti altri, partiamo subito, il tempo delle attese e degli annunci è ormai finito”.
Raffaele Papa
Consigliere comunale di Tortora