30/04/20 L’ordinanza n.37 emananata ieri sera dal Presidente Regionale Jole Santelli ha provocato molte discussioni e alcuni Sindaci Calabresi si sono opposti chiedendone il ritiro.
Un’ordinanza che la Santelli ha definito “della fiducia” e presenta misure meno restrittive che vanno ad anticipare il DPCM del Premier Conte, prevedendo l’apertura di bar e ristoranti già dal 30 aprile.
Il Sindaco di Diamante Ernesto Magorno con un avviso pubblicato tempestivamente nella tarda serata di ieri, ha fatto intendere che a Diamante l’ordinanza della Presidente della Giunta Regionale non troverà applicazione.
Il Sindaco di Diamante, nella sua quotidiana comunicazione ai cittadini ha chiarito la sua posizione in merito all’ordinanza della Santelli: “Nell’invitarvi sempre ad osservare le norme comportamentali previste, voglio subito rispondere all’interrogativo che molti di voi si staranno ponendo da ieri sera ed al quale, in realtà, ho già risposto nella tarda serata, con una precisazione ufficiale: a Diamante l’ordinanza della Presidente della Giunta regionale Santelli non troverà applicazione. Saranno pedissequamente applicate le norme contenute nel DPCM del Governo. A breve emaneremo un’ordinanza con la quale sarà regolata la materia in questione.
Vi invito a leggere la precisazione che, come detto, è stata già pubblicata da ieri sulla pagina Facebook, sul sito e sui canali social del comune. Non entro nel merito delle scelte che hanno motivato l’ordinanza della Presidente Santelli, ci sarà tempo e modo di farlo. Quel che interessa all’Amministrazione Comunale è avere come assoluta priorità la salute di tutti i cittadini di Diamante, senza se e senza ma. Così come non trascureremo le esigenze delle attività produttive sospese dalle norme contro il contagio.
A dire il vero, su quel che è avvenuto ieri, ho sentito e letto molte parole di buon senso proprio dai gestori delle attività interessate dall’ordinanza della Presidente Santelli. È un segno anche questo di grande maturità. In ogni caso nessuno sarà lasciato indietro.
Domani celebreremo il 1° Maggio con deposizione di una corona, alle ore 11,30, sulla lapide che ricorda i caduti sul lavoro lungo la Discesa Corvino Inferiore. La Festa dei Lavoratori, già di per sé ricorrenza importante, assume quest’anno un significato ancora più profondo e aderente ai tempi che viviamo. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo sta avendo effetti sconvolgenti sull’economia, e in ogni famiglia si vivono le inquietudini legate al futuro occupazionale. Sarà un nostro assillo favorire la ripartenza nelle massime condizioni di sicurezza possibili.
Domani avremo un altro incontro con le attività produttive legate al turismo, il nostro settore economico di traino. Supereremo questa prova, guardiamo con fiducia al futuro. Scriveva Victor Hugo: “Finirà anche la notte più buia e sorgerà il sole.”
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