13/05/20 “Siamo stremati ed abbandonati. Rischiamo di chiudere”. I titolari di pubblici esercizi Cosentini, messi in ginocchio dalla crisi, si sono riuniti per protestare contro le misure del Governo.
Civilmente mantenendo le dovute distanze sociali e con mascherine, un nutrito numero di commercianti, titolari di attività di ristorazione, bar pasticcerie di Cosenza, si sono riuniti, questa mattina, a Piazza Loreto, per protestare contro un Governo che ha fatto più proclami che fatti in concreto. Misure di sostegno economico poco incisive, richieste di liquidità rifiutate e la cassa integrazione che non arriva. A tutto questo si aggiungono le linee guida Inail previste per la riapertura, che si presentano molto restrittive e rischiano di mettere in ginocchio soprattutto i pubblici esercizi.
I titolari di ristoranti e bar di Cosenza, stremati dalla crisi provocata dall’emergenza Coronavirus, hanno discusso delle varie problematiche e le prospettive future per un settore trainante per l’economia della Calabria e dell’Italia. Il filo conduttore dei vari interventi è stato il timore per una situazione che giorno dopo giorno sta diventando allarmante per un territorio, la Calabria, a forte vocazione turistica che vive sopratutto di commercio.
Questi sono solo alcuni dei tanti commenti dei titolari dell’attività che manifestano la propria preoccupazione:
“Ci fanno dimezzare i posti a sedere, ma i costi per di fitto, rifiuti, personale e tasse rimangono invariati”
“Non è il virus che ci ha fatto male ma le conseguenze negative arriveranno nei prossimi mesi”
“Siamo preoccupati perchè per molti sarà impossibile seguire le direttive nazionali, non solo per i costi ma perchè non abbiamo nessun contributo o aiuto, nè dal Governo nè regionali. Aspettiamo solo di chiudere”.
Carmelo – uno dei promotori dell’iniziativa – ha dato vita ad un gruppo pubblico su Facebook denominato “Ristoratori di Cosenza uniamoci” ed annuncia che si sta organizzando una protesta pacifica a livello regionale. “La protesta si sta allargando anche nelle altre province calabresi, dove si stanno organizzando altri comitati. Attendiamo il decreto definitivo per capire quali saranno le restrizioni e adempimenti che dovremo seguire e siamo pronti a mettere in campo un grande protesta pacifica che coinvolgerà i commercianti e gestori di pubblici esercizi dell’Intera Regione”.