23/07/20 Porto di Diamante e risoluzione del contratto del Concessionario, interviene il Meetup cittadino: “Stavolta pare che la matassa si stia sbrogliando sul serio, ma solo quella dell’appalto, l’opera, invece, resta un miraggio.
“Abituati come siamo a roboanti proclami frettolosamente diffusi sui social senza pubblicazione di un link che consenta di riscontrare se quanto dichiarato corrisponda (integralmente) al vero, visto che dopo due mesi non v’era traccia di provvedimenti conseguenziali, ci siamo messi alla ricerca della fantomatica lettera di avvio del procedimento di risoluzione del contratto per grave inadempimento del 28 maggio.
Forse perché abbiamo cercato male, forse perché lo abbiamo fatto tardi, abbiamo trovato solo un decreto di affidamento ad uno studio legale di Roma affinché supportasse il RUP nella stesura di provvedimenti richiesti dall’ANAC e dal Comune di Diamante.
In seguito alla pubblicazione del nuovo comunicato del Comune di Diamante nel quale si apprende degli sviluppi conclusivi della vicenda, si spera, ci siamo rimessi alla ricerca di atti ufficiali ed effettivamente abbiamo trovato il Decreto annunciato, il n. 7546 del 21/07. In tale Decreto è effettivamente citata la predetta lettera di avvio del procedimento di risoluzione, ma a questo punto non si capisce come mai lo stesso giorno si affida la consulenza ad uno Studio Legale e si avvia un procedimento che doveva derivare da un parere per il quale era necessario il supporto del predetto Studio.
Quel che conta è comunque il risultato. Il 31 Luglio prossimo, tale data si apprende dal comunicato del Comune di Diamante, non già dal Decreto, si procederà alla redazione della consistenza dei lavori effettuati, all’individuazione dei materiali, attrezzature, macchinari e mezzi d’opera da sgomberare e si dovrebbe procedere (teoricamente entro 15 giorni) alla riconsegna dell’area di cantiere alla stazione appaltante, presso la Regione Calabria. Ovviamente, trattandosi di atto amministrativo, al Concessionario è riconosciuto per legge il diritto di impugnare il Decreto nelle sedi opportune e non siamo certi che ciò non avverrà.
Appreso questo altro importante passo in avanti, non possiamo che essere contenti, ma al contempo non possiamo nascondere la delusione per il tempo perso in attesa che fosse constatato il grave inadempimento contrattuale più volte segnalato. L’avvio più tempestivo del procedimento di contenzioso da parte del Comune, coinvolgendo in prima persona, come dai noi più volte sollecitato, i funzionari che avevano apposto firme probabilmente non dovute o ritardato provvedimenti ormai resisi necessari, avrebbe, forse, portato ad una conclusione più veloce.
Non possiamo nascondere che la nuova Amministrazione Regionale abbia gestito la vicenda con maggiore risolutezza della precedente, ma se non fosse intervenuta l’ANAC, dietro pressante e ben ponderata attività dell’instancabile Avv. Cammarella, per conto del Movimento Popolare del quale molti di noi fanno parte, probabilmente non avremmo raggiunto questo primo importante risultato.
In conclusione, auspichiamo che l’area portuale venga messa in sicurezza e venga realizzata prima possibile una struttura in grado di ospitare imbarcazioni da pesca, da diporto e perché no, anche da turismo, che sia accogliente, pulita, ordinata e dotata dei servizi essenziali, evitando speculazioni ed ulteriori consumi di territorio, anzi, se possibile, restituendo a Diamante la parte della scogliera sommersa durante le lavorazioni non concluse.”
Meetup Diamante