27/10//2020 Il nuovo DPCM anti Covid impone una nuova chiusura dei Cinema, una sospensione che insieme a quella dello scorso lockdown mette l’intero settore in ginocchio. Il regista Pupi Avati “Neanche la guerra era riuscita a chiudere il Cinema”.
Così lo storico Cinema Vittoria di Diamante deve di nuovo abbassare le serrande, ma nonostante i troppi e complessi problemi di questo travagliato 2020, promette di non mollare: “dopo ogni calamità, c’è stato un risorgimento concepito dall’arte”.
“Cari amici,
è dura da digerire ma di fatto con il nuovo DPCM la nostra attività sarà sospesa per le prossime settimane.
Ci asteniamo dal commentare un provvedimento discutibile poichè l’unico effetto certo, sarebbe quello di alimentare un clima di per sè particolarmente teso e il Paese ha bisogno di concentrare le forze per il risultato ultimo che è il contrasto di questa pandemia.
Consapevoli di aver buttato il cuore oltre l’ostacolo, facciamo appello a chi rappresenta, a tutte le latitudini, il mondo della cultura in senso lato: musica, danza, teatro, cinema, ecc. Nei mesi post lockdown, si è persa una buona occasione per dimostrare vicinanza a chi lavora, spesso, per il semplice gusto di trasmettere emozioni. Ne sono una testimonianza i 3 mesi appena passati. Nel nostro piccolo abbiamo tentato di sensibilizzare alcuni ambienti, rimasti sordi all’appello.
Tanti, troppi e complessi sono i problemi che adombrano il mondo della settima arte in questo travagliato 2020, ma oggi come allora, ribadiamo il nostro impegno.
La storia insegna che, dopo ogni calamità, c’è stato un risorgimento concepito dall’arte e “non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima. A presto!”
La Direzione del Cinema Vittoria