05/03/21- Ripertura dei Teatri, il Direttore artistico Alfredo De Luca, frena: “Ripartire a queste condizioni sarebbe una follia”
Senza dubbio l’argomento caldo di questi ultimi mesi è la riapertura delle attività danneggiate dalla pandemia, diverse sarebbero le soluzioni imposte dal governo e dai nuovi dpcm ma poco chiare ai diretti interessati. Tra questi gli operatori ed organizzatori del mondo dello spettacolo, categoria penalizzata per eccellenza insieme a tutto il mondo culturale. Negli ultimi decreti si è parlato di una possibile riapertura dei cinema e dei teatri, con valutazione 15 giorni antecedente alla data, fissata per il 27 Marzo, che rappresenterebbe un giorno di speranza per tutti i lavoratori del settore.
Molti avrebbero rimesso in moto le vecchie abitudini di programmare le prossime stagioni, garanzie e fondi mancano per un nuovo inizio, e la strada si fa sempre più in salita per la cultura italiana.
A questo interviene Alfredo De Luca, direttore artistico di ben 2 rassegne teatrali ovvero Rassegna dei Ruderi di Cirella svolta nello splendido scenario del Teatro posto tra i Ruderi dell’antica Corella, e il Rende Teatro Festival tenutasi a Rende nel Cineteatro Garden.
“Ad oggi non ci sono le condizioni per ripartire nel modo giusto -dichiara De Luca-, vedendo le nuove “normative” si moltiplicano le difficoltà, tra capienze ridotte, tamponi su tamponi tra artisti ed equipe, controlli rigidi sul pubblico, prenotazioni biglietti in modo da rendere macchinosa la procedura degli acquisti e rischi perpetui per mettere tutto in completa sicurezza. Perfetto e si è disposti a farlo, ma la gente dovrebbe venire con uno spirito diverso a teatro, di problemi si hanno fin troppo, un luogo di aggregazione e di cultura come il teatro non può essere trasformato in un campo di controllo, va bene, giusto mettersi in regola e rispettare il protocollo, nessuno lo mette in dubbio, ma ad oggi servono diverse garanzie.
Servono supporti che vanno ben oltre ai piccoli ristori, stiamo parlando di una macchina che produce cultura e turismo. Demotivazione è alla base di tutti gli organizzatori, non si può programmare una stagione sapendo che un domani può essere tutto annullato o rimandato, il pubblico inizierebbe ad essere condizionato anche da questo. Le persone andrebbero incentivate all’acquisto dei biglietti, penso che si potrebbe lavorare su un bonus che faccia parte anche del nostro mondo. Noi saremo i primi a rendere il teatro luogo sicuro, sempre stato così, ma in questa fase non dipende solo dai noi.
Se bloccano gli organizzatori bloccano tutto il resto. Senza gli organizzatori non lavorano ne compagnie, né maestranze, né tecnici e nemmeno strutture. Essi vanno incentivati alla ripartenza. Per adesso possiamo limitarci solo ad aspettare, ripartire in questa fase di stallo non è il caso, sarebbe una follia”.
La riapertura è stata fissata proprio per la Giornata Mondiale del Teatro, giorno che potrebbe rappresentare la speranza ad un settore messo in ginocchio dal Covid-19.