09/04/21– Il Presidente dell’A.I.A.S. Sez. Cetraro, Maurizio Arci lancia l’allarme per l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria sull’Alto Tirreno cosentino
Preoccupa al’aggravarsi dell’emergenza sanitaria sull’Alto Tirreno cosentino. Il Legale rappresentante dell’A.I.A.S. (Associazione italiana assistenza spastici) sezione di Cetraro, Maurizio Arci lancia l’allarme.
IL COMUNICATO
E’ con grande amarezza che ancora una volta Antonio Maurizio Arci -Legale Rappresentante dell’A.I.A.S. (Associazione Italiana Assistenza Spastici) Sezione di Cetraro – Onlus, proprietaria della ex Casa di Cura Spinelli sita nel comune di Belvedere Marittimo- manifesta le sue preoccupazioni per l’aggravarsi della emergenza sanitaria sul territorio dell’Alto Tirreno cosentino dove, giornalmente, i casi di Covid-19 stanno progressivamente aumentando ed i reparti delle strutture sanitarie deputate all’accoglienza dei malati, per non parlare dei posti in terapia intensiva dell’intera provincia di Cosenza, sono in una situazione di sold out.
La situazione dispiace e mortifica, soprattutto, perché tradisce un’evidente sottostima del contributo apportato dall’Associazione da lui rappresentata, alla catena di valore di un territorio povero ed affamato di assistenza e servizi sanitari.
A niente, infatti, sono valsi i numerosi solleciti, a partire dal mese di marzo dello scorso anno, finalizzati alla richiesta di un incontro con il Governatore ff. della Calabria, con il Dirigente ed il Commissario ad Acta del Dipartimento Regionale Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, con i Delegati regionali per l’Emergenza Coronavirus, con il Commissario ASP di Cosenza oltre che con il Prefetto di Cosenza a seguito del permanere della situazione di emergenza sanitaria calabrese derivante dalla pandemia da Covid-19.
La struttura sanitaria in questione, infatti, realizzata in ottemperanza ai requisiti strutturali e tecnologici di cui alla normativa vigente ed allo stato attuale completa di qualsiasi comfort (wi-fi, TV SAT, frigo bar in camera, ecc.) per l’accoglienza e l’ospitalità anche dei pazienti affetti da Covid-19, potrebbe offrire una importante “valvola di sfogo” alla incessante richiesta di posti letto proveniente dall’intero territorio regionale, oltre che un eccellente riferimento derivante dall’esperienza maturata dall’Associazione e dimostrata concretamente in favore dei disabili in anni di presenza fattiva in favore della pressante domanda di servizi alla salute.
Considerazioni, peraltro, supportate dalla disperazione di numerose famiglie del territorio, abbandonate all’indifferenza ed all’incuria di un sistema deputato alla gestione dell’emergenza sanitaria, deficitario nella sua interezza.
Molti i gridi di allarme e di richiesta di aiuto provenienti proprio dalla comunità Belvederese, come il recente caso della giovane Sara che chiede a squarciagola aiuto per se e per la sua famiglia ed a cui il Presidente Arci manifesta piena solidarietà concretamente supportata dalla volontà di offrire nuovamente, gratuitamente e senza nulla a pretendere, una struttura sanitaria confortevole ed attrezzata, oltre ad un team di operatori qualificati, per l’assistenza dei malati Covid-19 nella più assoluta sicurezza e nel pieno rispetto dei protocolli che disciplinano l’utilizzo dei dispositivi di prevenzione.
“Sara -sono le parole di Antonio Maurizio Arci– spero che la mia disponibilità possa rappresentare uno spiraglio luminoso nell’ombra assordante delle istituzioni”.
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