24/11/22 UN MARE DI SAPONE DURANTE LE MAREGGIATE SULLA COSTA TIRRENICA. FENOMENO NATURALE O INQUINAMENTO. LE PRECISAZIONI DELL’ARPACAL
In questi giorni di mare in tempesta, in molti hanno assistito e documentato con vari video e foto, ad un mare di “Sapone”. Sulla zona tirrenica si è venuta a formare una “schiuma” bianca che ha destato tanta curiosità ma anche sospetti e preoccupazione.
Si tratta di un fenomeno naturale o la conseguenza dell’inquinamento marino? L’Arpacal non ha esitato a diramare una nota in merito, in cui sottolinea come il fenomeno della “saponificazione” sia del tutto naturale.
Fabrizio Fabroni, esperto di biologia marina di Arpacal, spiega così quanto conosciuto dagli addetti ai lavori: “Si tratta, del cosidetto “muco di mare” generato dalla decomposizione di microalghe che col forte moto ondoso provoca emulsione”.
Michelangelo Iannone, direttore scientifico, aggiunge: “Il fenomeno è del tutto naturale ed è riscontrabile in letteratura ed evidenziato in analoghe circostanze anche in altre zone in Italia. Queste “schiume” sono dovute alla sostanza organica presente nell’acqua di mare, che per azione del moto ondoso e del vento si trasforma in schiuma. Ad accentuare il tutto, in particolare nella zona di Santa Maria di Ricadi documentato ieri nelle foto e video di Fabroni, vi è la prossimità di substrati duri come scogliere o frangiflutti.”
Sulla questione è intervenuto anche il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che promette di fare ulteriore luce sul fenomeno, al netto delle rassicurazioni dell’Arpacal.
L’associazione Mare Pulito accoglie favorevolmente la nota dell’Arpacal ma si allinea al Presidente Occhiuto: “Fidarsi è bene, soprattutto di pareri scientifici. Ulteriori accertamenti, più approfonditi, sono comunque doverosi, soprattutto per scongiurare al 100% eventuali responsabilità di agenti inquinanti. Come il nostro mare ci insegna, le verità, prima o poi, vengono sempre a galla.”