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Maierà: Simposio di Poesia, una scommessa vinta per l’associazione Makhairas 2

27/03/23 MAIERÀ: SI E SVOLTO IL SIMPOSIO DI POESIE. IN VETRINA I GIOVANI AUTORI. UNA SCOMMESSA VINTA DALL’ASSOCIAZIONE MAKHAIRAS 


La lettura come impegno sociale, la lettura come catarsi, la lettura come possibilità di mantenere viva l’immaginazione che ci rende soggetti pensanti appartenenti ad un infinito singolare”. È, per l’associazione Makhairas Ets questo, un tema di profondo interesse e negli anni ha cercato, con iniziative diverse, di puntare molto sulla promozione e la valorizzazione dell’atto di leggere. Ricerca che ha visto il suo culmine ieri (26 marzo), con il Simposio di Poesia. in una location – residenza La Pastorella- immersa nella collina di Maierà, con gli occhi rivolti verso quelle coste che ogni sera abbracciano il sole all’ora del crepuscolo, nella lettura condivisa di componimenti poetici.

Siamo in grado di leggere una poesia più di tre volte, evidenzia una tra le lettrici, e quei versi, che si fondono in musica in maniera simbiotica – con le note del maestro Cesare Sisca, che ha accompagnato ogni poesia al pianoforte, rendendolo un viaggio ancora più emozionante – acquisiscono un senso più forte, ancorati ai toni di voce, allo scandire lento o veloce delle parole, allo sguardo sulle righe o verso gli uditori. Da Ungaretti a Pasolini, da Sylvia Plath a Kavafis e ancora Berardinelli e Franco Galiano. Parole che diventano tangibili alla vista grazie alla magistrale penna dell’artista e calligrafo Andrea Liserre, che ha colto di ogni poesia l’essenza semantica restituendola al pubblico in forma grafica.

Arrivano alle orecchie e al cuore anche i versi carichi di pathos e ricerca di giovani autori, schivi, silenziosi, che con grazia e forza si alzano in piedi mostrando l’ammirevole coraggio di leggersi di fronte agli altri (Armando Grosso, Alfonso Cauteruccio, Ornella Vaccaro, Jennifer El Kattabi). Viene da chiedersi se non sia, tra le urla e la rabbia che sovrastano il vivere quotidiano, quello di leggere per gli altri, versi carichi d’amore o delusione, o sgomento o rimorso, un gesto anarchico che porta in sé una forza estrema. La forza di sentirsi fratelli, simili, in quel viaggio difficile che è mantenersi vivi.
Ed è di vita che si riempie il territorio di Maierà, che accoglie i suoi figli e i suoi ospiti come una mamma gentile, li accudisce e li mette a proprio agio. Puntare sulla sua capacità di accoglienza ci appare una scommessa vinta.

Associazione Makhairas Ets

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