Home / Informazioni e Notizie / Impianto di San Sago. Comitato Difesa Ambiente ai Sindaci: “Restituite le Bandiere Blu”

Impianto di San Sago. Comitato Difesa Ambiente ai Sindaci: “Restituite le Bandiere Blu” 0

23/10/23 RIAPERTURA IMPIANTO DI SAN SAGO. COMITATO DIFESA AMBIENTE INVITA I SINDACI A RESTITUIRE ALLA REGIONE LE BANDIERE BLU


Nei giorni scorsi il Ministero dell’Ambiente ha rinnovato l’Autorizzazione integrata ambientale per l’impianto di depurazione di rifiuti liquidi pericolosi e non di San Sago, località che si trova in Calabria, nel comune di Tortora e al confine con la Basilicata. L’impianto era stato sequestrato dalla Guardia di Finanza nel 2013 a conclusione di un’indagine su presunti reati ambientali. Una situazione che preoccupa non poco i comuni dei territori limitrofi. 

San Sago

Il Comitato Difesa Ambiente Diamante e Cirella con una dura nota stampa invita i Sindaci a restituire la Bandiera Blu fortemente compromessa visto che gli “scarichi di Sam Sago andranno nel torrente Pizinno, quindi nel fiume Noce e poi nel mare”. 

“Siamo stanchi di ripetere – dichiarano dal Comitato ambientalista – cosa sia l’impianto di depurazione di San Sago a Tortora. Lo abbiamo ribadito in tutte le sede, scritto in tutte le lingue, denunciato in tutte le sedi, urlato nelle piazze. La Regione Calabria e quella della Basilicata, il Ministero dell’Ambiente, tutti i Sindaci della costa ne conoscono la storia sin dalla prima chiusura oltre dieci anni fa, avvenuta dopo le continue opposizioni da parte dell’allora Sindaco Lamboglia con le associazioni ambientaliste, sin dagli arresti avvenuti fra le precedenti società che lo hanno gestito, sin dalla constatazione scinetifica di quanto era stato scaricato in mare inquinando il fiume Noce e tutta la costa tirrenica.

Sindaco di Tortora

Del tutto assente è stata l’azione verso il Ministero dell’Ambiente e della Regione Calabria da parte dei Sindaci, dei Consiglieri regionali di maggioranza e opposizione (a parte il consigliere regionale di Unione Popolare Ferdinando Laghi), dei parlamentari calabresi e lucani. Non ci sono state pressioni da nessuna parte se non dalle associazione ambientaliste e del Sindaco di Tortora Antonio Iorio, troppo poco evidentemente dati gli interessi che girano attorno a questo impianto rimasto chiuso per dieci anni. Ed ora? Il Sindaco Tortora preannuncia opposizione al decreto, gli ambientalisti preannunciano proteste, ma basteranno? Noi pensiamo che ci voglia una risposta forte e decisa che parta principalmente dal territorio investito da questo impianto.

Sono i sindaci, gli albergatori, i balneari, chiunque viva di turismo che deve farsi sentire forte e chiaro incanalando proteste forti da coinvolgere il parlamento. A che servono tutte le azioni che fanno i sindaci per mantenere pulito il mare se c’è una mannaia che pende forte sul nostro mare. A che servono le BANDIERE BLU ? Che garanzie possono dare i sindaci che il mare la prossima stagione resti pulito? Ecco un’azione che a gran voce chiediamo di fare ai Sindaci, RESTITUIRE LE BANDIERE BLU! Diamante, Santa Maria del cedro, Praia a Mare, San Nicola Arcella, la stessa Tortora che se ne faranno di una bandiera se l’impianto viene aperto?”

COMITATO DIFESA AMBIENTE DIAMANTE E CIRELLA

Comments are closed.

Theme developed by ThemeStash - Premium WP Themes and Websites