29/05/20 La modifica della legge regionale che regola i vitalizi non ha fatto fare una bella figura alla politica regionale.
Un provvedimento che ha provocato dure critiche sia nella sostanza: i consiglieri regionali avranno diritto al vitalizio anche se non si completasse la legislatura in caso di decadenza, sia per la modalità di approvazione fatta a tarda sera, a fine seduta, senza alcun dibattito.
Il testo approvato all’unanimità, con il consenso anche del centrosinistra ha provocato un certo imbarazzo nel leader di “Io Resto in Calabria”, Pippo Callipo il quale si dichiara vittima di un raggiro e di aver firmato un documento dove il testo evidenziava a “chiare lettere” che non prevedeva aumenti dei costi della politica regionale. Ma forse l’errore e stato quello di firmare con superficialità, senza leggere l’intero documento.
Ecco cosa ha dichiarato Pippo Callipo:
“Ho apposto la mia firma, dopo quella di altri 7 capigruppo di maggioranza e di minoranza, su una proposta di legge che “non comporta maggiori o nuovi oneri a carico del bilancio regionale”. Così è scritto chiaro e tondo nel documento (foto sotto) che mi è stato sottoposto in coda alla seduta di martedì 26 maggio e che risulta agli atti del Consiglio Regionale. Non avrei mai avallato nulla che potesse aumentare i costi della politica. Se la modifica della normativa sui vitalizi si traduce, invece, in un aumento dei suddetti costi significa che mi è stato proposto di sottoscrivere un documento non veritiero e per questo mi tutelerò nelle sedi opportune.
Tutti conoscono la mia storia personale e il mio modo di intendere la politica, nessuno può pensare che io sia alla ricerca di privilegi per me o per altri. Quello del taglio ai costi della politica è un impegno che ho assunto in campagna elettorale e che intendo portare avanti con determinazione.”
Il documento pubblicato da Pippo Callipo