Decollages, Locandine Film e Poster Cinematografici

I Decollages di Stefano Pagano per la vivacità dei colori e per il dinamismo che trasmettono ci proiettano verso il futuro.

E alla stregua del maestro Rotella, che negli anni 50, coniugando Dadaismo, Surrealismo e Futurismo, incollando e strappando i manifesti pubblicitari del cinema neorealista e dei colossal girati a Cinecittà inventò quei decollages che sarebbero diventati straordinari capolavori, Pagano riprendendone la tecnica, seleziona immagini, crea arditi accostamenti, inventa giochi di parole che scaturiscono dalle apparenti casuali sovrapposizioni di locandine successivamente lacerate e strappate fino a creare impensabili effetti cromatici e simbolici impreziositi da un tocco finale di rilucente fissaggio.

Bisogna vederli questi quadri, di grandi dimensioni per restare ammaliati dalle suggestioni che trasmettono allorchè la percezione pittorica si fonde con una atmosfera cinematografica facile da cogliere e con esclusivi rimandi per i cinefili alle gambe di Silvana Mangano in Riso Amaro, ai muscoli di Charlton Heston in Ben Hur, al cipiglio di Amedeo Nazzari nel Brigante Musolino, alla Vespa di Gregory Peck in Vacanze Romane, ai Clown di Fellini, alla prorompenza di Sofia Loren e alle stravaganze di Totò.