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Diamante. Concessa alla Chiesa dell’Immacolata l’indulgenza plenaria fino al 2028 0

16/02/22 – DIAMANTE. CONCESSA ALLA CHIESA MADRE L’INDULGENZA PLENARIA FINO AL 2028, ANNO DEL CENTENARIO DELL’INCORONAZIONE DELL’IMMACOLATA 


La Chiesa dell’Immacolata di Diamante è stata aggregata alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore in Roma. La decisione del Supremo tribunale cattolico che ha concesso alla Chiesa Madre di Diamante l’indulgenza plenaria in vista del centenario dell’Incoronazione della sacra effige della Madonna Immacolata.

Lo rende noto la diocesi San Marco Argentano-Scalea:

“Il cardinale Stanislaw Rylko, Arciprete della Basilica papale di Santa Maria Maggiore di Roma, ha comunicato al nostro vescovo monsignor Leonardo Bonanno che la Penitenzieria Apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria alla Chiesa parrocchiale dell’Immacolata in Diamante, per il Settennio di preparazione al centenario dell’Incoronazione della sacra effige di Maria Immacolata che sarà celebrato nel 2028 come ricordato nel diploma in latino del Capitolo Liberiano.

L’istituzione della Parrocchia, dedicata all’Immacolata Concezione in Diamante, risale al 1645 e da secoli si pone come punto di riferimento religioso, culturale e turistico dell’Alto Tirreno cosentino ed attira, durante tutto l’anno, a soprattutto nei mesi estivi, visitatori e turisti soprattutto dalla Campania, ma anche da altre regioni d’Italia e d’Europa.

La Santa Vergine è Patrona della Città di Diamante e viene festeggiata solennemente due volte all’anno: la prima nella Solennità dell’8 dicembre e oltre ai riti religiosi, si svolge la Fiera dell’Immacolata rinomata in tutto il comprensorio, fin da 1831.

La seconda festa viene celebrata dal 12 agosto dal 1928, in seguito alla comunicazione ufficiale del Capitolo Vaticano, rilasciata al parroco del tempo Don Giovanni Casella. 

Nei giorni di Pasqua, l’avvenimento che attira molti fedeli del posto e dei paesi vicini, è la tradizionale “Cordata dei misteri”, una lunga corda dei pescatori attorno alla quale si legano i pescatori ed i contadini come segno di “legame” tra le due radici culturali e sociali della religiosità popolare. Lungo il percorso sono presenti i segni della passione di Gesù, le croci del calvario e le statue di Gesù morto, dell’Addolorata e dell’apostolo Giovanni. In questa manifestazione, tra religiosa e culturale, dei “cori” cantano i lamenti della Passione.

Testimonianza della grande devozione che il popolo di Diamante ha verso la loro Celeste Patrona.

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