24/07/20 La vicenda porto di Diamante sembra essere arrivata al punto di svolta con la risoluzione del contratto del concessionario da parte della Regione Calabria. Un risultato accolto con soddisfazione dal Gruppo Consiliare Diamante e Cirella #SiamoVoi: “una grande vittoria per l’intera comunità.”
“Con il decreto Dirigenziale della Regione Calabria, -dichiarano i consiglieri del gruppo di opposizione– si è giunti finalmente, ad un traguardo storico per Diamante e per la sua comunità. Si è messa la parola fine sulla telenovela del Porto, o almeno si spera. Bene ha fatto il Sindaco a ringraziare tutti gli attori di questa vicenda, dall’attuale Amministrazione Regionale in carica al Movimento Popolare per il porto, dal Comitato Difesa Ambiente, a tutte le componenti cittadine ed associative che in questi anni si sono battute per il raggiungimento di questo risultato, dalla Commissione Consiliare sul Porto, all’attuale Amministrazione tutta.
Nella concitazione, però, ha dimenticato la componente politica. Forse più importante per il raggiungimento di questo risultato: l’Amministrazione precedente. Solo per ricordare come stanno le cose, è l’Amministrazione Sollazzo che ha creduto per prima a questo traguardo, anche quando pezzi della sua maggioranza e parte delle opposizioni dicevano che bisognava “mediare” ed organizzavano contromanifestazioni invitando non i cittadini, ma gli autori dello “scempio porto”. E non per spiegare i motivi dei ritardi, ma per tendergli la mano.
La precedente Amministrazione è quella che ha istituito la Commissione Consiliare sul Porto dalla quale, occorre ricordare, qualcuno è scappato a gambe levate quando si è trattato di incalzare le posizioni. E’ quella che ha lavorato in sinergia con il Movimento Ppopolare e aspettava di andare a Catanzaro, in Regione, a definire quello che oggi siamo riusciti ad ottenere, con un anno e mezzo di ritardo.
Ma va bene così, ora è tempo di ripartire e soprattutto, su questa vicenda, è tempo di ripartire tutti insieme. Gli errori fatti nel passato (questa vicenda ha inizio nel lontano 1999), devono servire da monito per il futuro. Diamante vuole un porto e lo vuole pubblico e i legittimi proprietari non possono che essere i cittadini di Diamante.
Noi faremo la nostra parte con entusiasmo e abnegazione alla causa, perché il bene della nostra comunità è l’unico obiettivo che ci siamo sempre prefissi e che vogliamo portare avanti. Vigileremo, insieme a tutte le componenti politiche e sociali affinchè chiunque pensando di far leva su “amicizie”, “conoscenze” personali o politiche, “danaro”, o altro, capisca che Diamante non sarà più terra di conquista per nessuno.”