DIAMANTE (CS) 16/02/19- “Conosciamo Meglio l’Ictus Cerebrale”. E’ questo il titolo dell’interessante e partecipato convegno, a carattere divulgativo, Organizzato dall’Amministrazione Comunale che si è svolto a Diamante nei locali del DAC – Ponte delle Arti e delle Culture. Al tavolo dei relatori la Dott.ssa Mariassunta Urciuolo, Assessore al Welfare del Comune di Diamante e neurologo territoriale, il Dott. William Auteri, Direttore dell’Unità Operativa di Neuroradiologia dell’Ospedale Annunziata di Cosenza; il Dott. Umberto Silvagni, Responsabile dell’U.O.S. di Neuroradiologia Interventistica dell’Ospedale Annunziata; il Dott. Alfredo Petrone, Responsabile dell’U.O.C di Neurologia dell’Ospedale Annunziata; il Dott. Furio Stancati, responsabile della Stroke Unit dell’Ospedale Annunziata; la Dott.ssa Maria Mazzitelli, Medico del 118 di Cosenza. Sono intervenuti, il Sindaco di Diamante, il Dott. Gaetano Sollazzo, che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale e la Dott.ssa Angela Riccetti Direttore del Distretto Tirreno dell’ASP, che ha assicurato l’impegno del distretto a lavorare in sinergia con l’Azienda Ospedaliera.
Nell’introdurre i lavori l’Assessore al Welfare Mariassunta Urciuolo ha evidenziato l’importanza dell’incontro considerate le importanti professionalità presenti per conoscere una patologia che ha un grosso impatto sociale. L’ictus cerebrale è infatti la terza causa di morte in Italia e la seconda come causa di disabilità. Una patologia che è importante riconoscere tempestivamente perché se si individuano precocemente i sintomi e si attiva quel percorso virtuoso che riduce i tempi, se si orienta tempestivamente il paziente, è possibile salvargli la vita e ridurre le disabilità residue.
Il Dott. Alfredo Petrone, Responsabile dell’U.O.C di Neurologia dell’Ospedale Annunziata ha svolto una panoramica sui temi del convegno e ha focalizzato il suo intervento sul tema della prevenzione, necessaria per ridurre il speso specifico della patologia. Petrone ha spiegato che se prima la prevenzione si basava su una medicina d’attesa adesso si punta su una strategia anticipatoria, finalizzata ad agire prima sui fattori di rischio, in particolare su quelli modificabili, fisiologici e comportamentali (abolizione del fumo, dieta sana ed equilibrata, esercizio fisico), sul controllo della glicemia, sul controllo della fibrillazione atriale.
Il Dott. William Auteri Direttore dell’Unità Operativa di Neuroradiologia dell’Ospedale Annunziata di Cosenza ha messo in evidenza il tema della scarsa conoscenza che si ha dell’ictus rispetto ad altre patologie e come sia indispensabile che il paziente giunga in ospedale entro la cosiddetta “finestra terapeutica”, che è di circa 4 ore e mezza, per poter intervenire. In ogni caso è sempre consigliabile l’intervento del 118 rispetto a un trasporto autonomo del paziente. Anche il dott. Auteri ha posto l’accento sui costi sociali dell’Ictus, considerato il progressivo invecchiamento cerebrale della popolazione come riportato dai dati dell’OMS.
La Dott.ssa Maria Mazzitelli, Medico del 118 di Cosenza, ha illustrato l’inizio del percorso di questa patologia “tempo – dipendente”. Il sistema 118, in particolare, comprende la Centrale Operativa, la Postazione di Emergenza Territoriale (PET) e l’Elisoccorso (h 12 e solo a Lamezia Terme h 24 ma da Aeroporto ad Aeroporto). In caso di ictus l’intervista telefonica che effettua il 118 deve durare 90 secondi: è fondamentale per capire come intervenire e richiede la massima collaborazione dell’interlocutore. Le difficoltà del 118 sono, in alcuni casi, rappresentate dalla mancanza del rapporto visivo e proprio dalla scarsa collaborazione dell’utenza.
Gli ultimi due interventi, del Dott. Furio Stancati, responsabile della Stroke Unit dell’Ospedale Annunziata e del Dott. Umberto Silvagni, Responsabile dell’U.O.S. di Neuroradiologia Interventistica dell’Ospedale Annunziata, sono stati incentrati sull’importantissimo lavoro che svolge nella Stroke Unit il team che vi opera. Questo reparto dell’ospedale “Annunziata” rappresenta uno dei settori di maggiore interesse della Neuroradiologia che, negli ultimi venti anni, oltre a progredire nella diagnostica per immagini, Tac e Risonanza Magnetica, ha sviluppato delle tecniche di intervento endovascolare per il trattamento di numerose malattie del sistema nervoso. Un’eccellenza assoluta della nostra sanità regionale e non solo.