DIAMANTE (CS) 06/02/18: Un paese chiuso per sciopero. Così era Diamante nel giorno dello sciopero generale indetto dal Movimento popolare per rilanciare la questione porto e per chiedere alla Regione la restituzione dell’area ancora in mano abusivamente del vincitore dell’appalto sul porto. Un opera mai realizzata che ha massificato una zona eccellente dal punto di vista ambientale per poi ridurla a discarica.
Il Movimento popolare si dichiara soddisfatto della giornata di protesta. Un nutrito numero di cittadini hanno i partecipato al corteo che festosamente ha attraversato tutto il paese mentre tutte le attività dei commercianti erano chiuse. Alla manifestazione hanno dato la propria adesione gli albergatori, i diportisti, i lidi balneari, il centro sociale Immacolata Concezione, l’Azione Cattolica. Positiva la presenza del sindaco Gaetano Sollazzo che è anche intervenuto in un breve discorso alla fine. Presenti anche i gruppi di opposizione in Consiglio comunale, Diamante Futura e Per una Diamante Migliore che ha partecipato con un proprio striscione, il sindaco di Verbicaro Francesco Silvestri. Infine gli interventi di Maurizio Di Falco e Francesco Cirillo hanno chiuso la manifestazione. Prossimo appuntamento nella sala consiliare di Cirella per la V assemblea del Movimento per decidere le nuove strategie di lotta. Il tema questa volta si sposterà sulla Regione. Il Presidente Oliverio dovrà prendere posizione e nel Movimento popolare sono certi di riuscire ad ottenere un incontro per spiegare le proprie ragioni.
Proprio nel giorno dello sciopero la ditta proprietaria ICad- Blu Diamante srl si è affrettata a chiamare dei fabbri perché venisse blindata tutta l’area. C’è chi dice che è stato fatto per questioni di sicurezza, ma secondo i militanti del Movimento popolare, la ICAD Blu non era legittimata chiudere l’entrata all’area del porto, poichè non è proprietaria più di niente in quanto non ha mai pagato i canoni demaniali e proprio qualche giorno fa, avendo la ditta richiesto una fidejussione al SIB ( sindacato italiano balenare), lo stesso ne ha rigettato la richiesta. L’area portuale al momento è quindi terra di nessuno ed essendo ancora aperti alcuni cancelli, evidentemente sfuggiti ai fabbri, alcuni manifestanti al termine del corteo, vi sono entrati accendendo fumogeni e facendo scritte sugli orribili massi abbandonati, niente di più. Sembra che la ditta ICAD – Blu Diamante srl, abbia già fatto denuncia ai carabinieri di Diamante per cosa non è dato al momento sapere. Fatto sta che anche i legali del Movimento popolare presenteranno alla Procura di Paola un esposto perché intervenga su questa riappropriazione indebita da parte di un proprietario che oramai non è proprietario di nulla.
Movimento popolare