20/11/2020 L’obbligo di presentare il Durc per partecipare al Bando “Riapri Calabria 2” diventa un grande impedimento per le imprese calabresi. L’Assessore regionale, Fausto Orsomarso si allinea al pensiero del Senatore Ernesto Magorno che lo ritiene una ingiustizia, ma la Regione non può intervenire, ci vuole una moratoria del Governo.
L’Assessore regionale allo Sviluppo economico, Fausto Orsomarso risponde al Senatore Enesto Magorno in merito alla esclusione delle imprese non in regola con la contribuzione (Durc): «Chieda una moratoria all’esecutivo»
«La nuova crisi economica, nata come effetto della pandemia da Coronavirus, impedisce a un gran numero di aziende italiane e calabresi la normale regolarità contributiva. Ecco perché sono d’accordo con il Senatore di Italia viva Ernesto Magorno quando afferma che l’obbligo di presentare il Durc per partecipare al bando “Riapri Calabria 2” genera una ingiustizia. Il punto, però, è che tutto questo non dipende dalla Regione Calabria». Lo afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico Fausto Orsomarso.«Già in occasione del primo bando “Riapri Calabria” – spiega ancora – avevamo richiesto al Governo una moratoria sul Durc. Una istanza che, purtroppo, è caduta nel vuoto e che non ha trovato accoglimento nemmeno in occasione del secondo bando, predisposto per dare una mano alle imprese calabresi colpite dalla seconda ondata del virus.
La Regione, pertanto, ha dovuto modularlo senza eludere i paletti fissati dall’esecutivo di cui fa parte anche Italia Viva. Invito, perciò, il Senatore Magorno a darci una mano e a reiterare al suo Governo la nostra proposta di abolizione temporanea del Durc, in modo tale da consentire a un maggior numero di aziende calabresi di usufruire dei fondi messi a disposizione dalla Regione».
«Quanto alla esclusione dal secondo bando di tutte quelle imprese che avevano già beneficiato dei contributi del primo – conclude Orsomarso –, ricordo a Magorno che non è compito della Regione Calabria stanziare risorse per favorire la ripresa economica. Questa Giunta, fin dall’inizio della pandemia, lo ha fatto ugualmente, impiegando fondi propri che – malgrado non siano illimitati – potranno favorire il superamento di questa fase emergenziale».