DIAMANTE (CS) 17/10//19 Sono anni che ormai si sono consolidati i rapporti tra Cina e l’Accademia Italiana del Peperoncino del Presidente Enzo Monaco. Il Festival del Peperoncino di Diamante, ha ospitato, negli anni scorsi, le delegazioni cinesi di Chongqing e di Guizhou che hanno potuto apprezzare la “capitale” del Peperoncino e la Calabria.
Sono le premesse di un connubio che va oltre i confini nazionali poichè mira ad avviare possibili scambi commerciali fra la Cina e la Calabria. Un importante risultato ottenuto grazie alla lungimiranza di Enzo Monaco, presidente dell’Accademia Italiana del Peperoncino e presidente della World Chilli Alliance, la neonata associazione internazionale che ha la finalità di promuovere il Peperoncino nei cinque Continenti.
E’ proprio in questa prospettiva che questa mattina presso l’Hotel Excelsior di Roma, il Prof. Enzo Monaco, accompagnato dal Sindaco di Diamante Sen. Ernesto Magorno, ha incontrato una delegazione cinese per porre le basi all’organizzazione del 1° Festival Mondiale del Peperoncino che si terrà nel 2020 in Cina, nella città di Chongquing che con 33 milioni di abitanti è la città più popolosa del mondo. Inoltre, il presidente dell’Accademia Italiana del Peperoncino ha sottoscritto, con la municipalità cinese di Nan’An, un protocollo d’intesa per la realizzazione di un Chilli Museum. Un evento che aprirà le porte del Mondo alle “Eccellenze Gastronomiche Calabresi”.
Così il Sindaco di Diamante, il Sen. Ernesto Magorno, ha salutato lo storico incontro: “Il peperoncino volano del nostro turismo, un’eccellenza che ci consente di aprire le porte del nostro territorio ad un mercato, quello cinese, con milioni potenziali visitatori. Non posso che essere entusiasta – ha aggiunto il Sindaco – di aver rappresentato, quest’oggi, la Città di Diamante, sede dell’Accademia Italiana del Peperoncino, che grazie alle geniali intuizioni di Enzo Monaco, cui va la nostra infinita gratitudine, si propone come capofila per tutta la Calabria, di una sfida affascinante e irripetibile: quella di rendere appetibile il nostro turismo e le nostre eccellenze nei confronti della Cina, colosso dell’economia globalizzata”.