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Iniziativa con le scuole, incontro con l’On. Fiano sul libro “Il Profumo di mio Padre. L’eredità di un figlio della Shoah” 0

29/04/21- Diamante: L’On. Emanuele Fiano incontra in videoconferenza gli studenti dell’Istituto Comprensivo e dell’IISS di Diamante per dialogare sui temi del suo libro “Il Profumo di mio Padre. L’eredità di un figlio della Shoah


Un importante appuntamento è previsto per venerdì 30 aprile, a partire dalle ore 10,00, con l’incontro che vedrà l’On. Emanuele Fiano dialogare, in videoconferenza con gli studenti dell’Istituto Comprensivo e dell’IISS di Diamante sui temi del suo libro “Il Profumo di mio Padre . L’eredità di un figlio della Shoah”.

Si tratta di un’iniziativa che l’Amministrazione Comunale realizzerà in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, L’IISS di Diamante e l’ANPI della Provincia di Cosenza. Nel corso dell’evento interverranno il Sindaco di Diamante, il Sen. Ernesto Magorno, la Presidente dell’ANPI della Provincia di Cosenza, Alessandra Carelli; il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Prof.ssa, Maria Cristina Rippa, il Dirigente dell’IISS, Prof.ssa Patrizia D’Amico. Concluderà l’On. Emanule Fiano, autore del libro. A coordinare i lavori saranno il giornalista Giuseppe Gallelli e il docente Danilo Siragusa. Come detto, gli studenti dei due istituti porranno le loro domande e dialogheranno con l’autore del libro e gli altri ospiti.

Quella contenuta nel libro dell’On. Fiano è una importante testimonianza che è quanto mai necessario condividere soprattutto con gli studenti, affinché conoscano il percorso umano di chi ha vissuto sulla propria pelle l’orrore dei campi di sterminio e ne è stato segnato per sempre. Nel libro “Il Profumo di mio Padre”, Fiano parla della figura del padre Nedo Fiano, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz, dove però perse i genitori. L’opera vede la prefazione di Liliana Segre ed è così presentato nelle note dell’editore Piemme.

”La storia della sua famiglia è segnata dalla tragedia degli scomparsi e dal dolore e dal ricordo dei vivi. Tra Nedo, il padre sopravvissuto ai campi di concentramento, ed Emanuele, il figlio “politico”, viene alla luce un rapporto fatto di silenzi, odori e mistero, tenerezze reciproche e scoperte rivelatorie. Il profumo di mio padre è il tentativo di un passaggio di consegne di una memoria preziosa e indimenticabile e una riflessione attualissima sul male e sugli orrori del passato; e, allo stesso tempo, un esempio di come si possa trasformare la catastrofe in un messaggio straordinariamente educativo per le generazioni future, come è accaduto con i libri di Liliana Segre e Primo Levi”.

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