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“La stanza di Adel”, il nuovo romanzo di Ruggero Pegna 0

26/01/23LA STANZA DI ADEL” IL NUOVO ROMANZO DI RUGGERO PEGNA. LA STORIA DI ADOZIONE DI UNA BIMBA RUSSA, TRA TONI FIABESCHI E REALTÀ 


Dopo “Il cacciatore di meduse”, ancora emozioni con “La stanza di Adel”, il nuovo romanzo di Ruggero Pegna, produttore e promoter di grandi eventi musicali tra i più noti, con l’altro volto di sorprendente autore e scrittore: dalla poesia, alla satira, a diversi romanzi attualissimi e di successo.

“La stanza di Adel”, il suo nuovo romanzo, edito da Santelli sarà presentato il 3 febbraio a Palazzo Marzano di Vibo Valentia e il 10 febbraio alla Biblioteca Comunale di Briatico (inizio ore 17:00) nell’ambito di “Un libro al mese”, rassegna letteraria itinerante a cura dell’Associazione Culturale “L’isola che non c’è” presieduta da Titty Marzano.

Dopo aver raccontato in “Miracolo d’Amore” la storia della sua improvvisa leucemia e della miracolosa guarigione, Pegna ha toccato il tema della pena di morte in “La penna di Donney” e quelli del razzismo e dell’integrazione nel bellissimo e toccante “Il cacciatore di meduse”, storia di un piccolo migrante somalo sbarcato con la madre a Lampedusa. Ora, con “La stanza di Adel”, in cui ancora una volta è la realtà a trasformarsi in romanzo, ha scelto di addentrarsi nel delicato e tormentato tema dell’adozione che s’intreccia a quelli dell’essere genitori, della famiglia e dei figli, dell’esistenza stessa.

Una storia di particolare attualità, che stride con le cronache di guerra di questi giorni, anche perché la protagonista è proprio Adeliya, una bimba russa adottata da genitori italiani. L’autore, animato dal desiderio di trasmettere ancora una volta forti emozioni legate a storie vere, presenta in questo modo il suo ultimo libro:

“L’adozione è un modo naturale come qualsiasi altro per essere genitori e figli. Non esiste un figlio adottato ma semplicemente un figlio, a volte portato nel luogo sbagliato da una cicogna sbadata che smarrisce l’orientamento e la destinazione, e che i genitori devono cercare, con coraggio e amore, fino a trovarlo in una qualsiasi parte del mondo. A volte la società tende a sottolineare una sorta di diversità nell’essere genitori e figli, arrivando quasi ad affermare che l’adozione o altre opportunità di creare una famiglia non siano naturali, ma la realtà è ben diversa, l’amore supera ogni schema e convenzione”.

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