21/02/20 La chiusura del Centro di Ricerca, inaugurato da Rita Levi Montalcini e che ha già dato importantissimi contributi scientifici nello studio dell’ Alzheimer, finito nel baratro per la mancanza di fondi sembrava inevitabile. E invece il caso del Centro Regionale di Neurogenetica in Calabria ha un lieto fine in seguito all’impegno del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che in una nota fa sapere che questo “importantissimo riferimento nazionale ed internazionale nello studio della malattia di Alzheimer, diretto dalla Dottoressa Amalia Bruni, continuerà il suo importante lavoro”.
All’indomani della paventata chiusura, al fianco della Dottoressa Bruni, si è schierato l’intero mondo della ricerca, ma anche una grossa fetta di società civile e dell’associazionismo calabrese in particolare il mondo delle Pro Loco.
“La nostra azione di supporto e di attenzione verso un Centro che rappresenta la qualità e la ricerca in modo encomiabile – hanno riferito il Segretario Regionale UNPLI, Paolo Nicolazzo, il Presidente Regionale UNPLI, il Consigliere Nazionale UNPLI, i Presidenti Provinciali e tutto il Consiglio Regionale UNPLI Calabria che rappresentano oltre 200 Pro Loco – è per noi un passaggio obbligato. Siamo vicini e vogliamo contribuire alla tutela ed alla valorizzazione delle nostre eccellenze e il Centro Regionale di Neurogenetica appunto ne rappresenta un esempio vitale e fondamentale”.