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Malasanità. M5S Alto Tirreno Cosentino passa al contrattacco dopo le istanza del dott. Sollazzo 1

13/12/22 M5S: GLI ATTIVISTI DELL’ALTO TIRRENO COSENTINO FANNO PROPRIE LE ISTANZE DEL DOTT. SOLLAZZO IN TEMA DI MALASANITÀ E PASSANO AL CONTRATTACCO


La nuova pubblica denuncia del Dott. Simone Sollazzo, giovane medico radiologo operante in varie strutture pubbliche, non ci ha lasciati indifferenti, scrivono gli attivisti M5S che si riuniscono da oltre un anno in vista della costituzione del Gruppo Territoriale Alto Tirreno Cosentino.

Dott. Sollazzo

Ne abbiamo parlato nelle nostre chat e nell’incontro mensile in presenza, addivenendo alla conclusione di dover allertare i sindaci dell’Alto Tirreno e gli eletti in Calabria, di ogni ordine e grado e di ogni colore, perché la tutela della salute non ha colore, in un momento in cui la Calabria è al centro del dibattito politico per via della conversione in legge del Decreto che prevede, tra l’altro, la proroga per 6 mesi del Commissariamento della Sanità.

Ci siamo rivolti anche all’On. Cafiero De Raho che molto si è speso per la Calabria mentre ricopriva il precedente incarico e perché tuttora molto legato alla nostra Regione che ha girato in lungo in largo durante la campagna elettorale.

F. Cafiero De Raho

La nostra azione, non può essere, però solo politica, è venuto il momento in cui le autorità competenti (Procura della Repubblica e Corte dei Conti) verifichino se vi siano profili di responsabilità personali e se ne paghino le conseguenze. A rimetterci non può essere sempre e solo il cittadino comune, non solo in termini di spese, magari anche per via dell’emigrazione sanitaria o per velocizzare diagnosi non rinviabili, ma anche in termini di perdita di vite umane.

Pertanto, in sintesi, si chiede che vengano poste in essere iniziative concrete affinché:
1) Sia garantita la continuità ed il funzionamento ordinario del servizio diagnostico di Risonanza Magnetica da lunedì a sabato, nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature diagnostiche di R.M. (e non solo di queste) esistenti nei fu P.O. di Cetraro e Praia a Mare;

2) sia assicurato un contingente adeguato di personale medico e ausiliario al servizio per garantire la continuità delle prestazioni, mediante assegnazione di risorse umane e materiale improntata a criteri di efficienza ed efficacia.

3) sia data la possibilità agli abitanti di questi territori economicamente e strutturalmente svantaggiati di usufruire della sanità pubblica, senza essere costretti a ricorrere a strutture private che lucrano su questa vergognosa situazione, nonostante sentenze del Consiglio di Stato ignorate da vari anni e il non rispetto della “golden hour” nei casi di emergenza-urgenza. Le persone decedute o costrette a migrazione sanitaria hanno raggiunto numeri intollerabili per un territorio che fa parte di una Nazione europea.

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