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“Ohimè che me console”. Il rito popolare Diamantese raccontato nel libro di Mariarosaria Valente 2

21/02/22 – “OHIMÈ CHE ME CONSOLE”. LA PIETÀ POPOLARE DIAMANTESE NARRATA DAL CANTO DEI PESCATORI. E’ IL LIBRO DI MARIAROSARIA VALENTE CHE RACCONTA UN RITO ANTICHISSIMO, STRUGGENTE CHE UNISCE UN POPOLO.
IL LIBRO E’ DEDICATO AL COMPIANTO GIUSEPPE CAUTERUCCIO 


“Ohimè che me console”. La Pietà popolare Diamantese narrata dal canto dei pescatori. Così si intitola il libro di Mariarosaria Valente, che racconta l’antica tradizione dei Canti della Passione che si svolge a Diamante, durante la Settimana Santa. Un rito antico, struggente che commuove ed unisce un popolo alla sua Amata Madonna Addolorata che “piange il suo figliolo”.

L’autrice di questo preziosa Opera, ha fatto un grande lavoro di ricerca storica utilizzando anche immagini di repertorio dell’archivio di TeleDiamante e dell’operatore Vincenzo Caselli.

DESCRIZIONE

La cultura è espressione della storia, delle credenze e delle consuetudini che, trasmesse di generazione in generazione, plasmano solide tradizioni. Ne è dimostrazione l’opera di Mariarosaria Valente, che analizza la tradizione della città calabra di Diamante, meta balneare e culturale, dedicandosi in particolar modo al rito della Settimana Santa (la “Passio Christi”) praticato annualmente tra i borghi antichi e le scogliere. È così che i pescatori, uomini semplici e genuini, sorreggono riti secolari attraverso i quali i fedeli manifestano l’empatia che li lega ai dolorosi eventi vissuti da Gesù lungo le vie del Calvario, durante la crocifissione, fino alla deposizione nel Sepolcro.

Oggetto della ricerca di Mariarosaria Valente, che si avvale anche di estasiate testimonianze dirette, è il contesto storico, musicale e socio-culturale che inquadra questo antichissimo rituale pasquale in cui proprio la musica, i semplici canti estemporanei tramandati rivestono un ruolo primario. Scopo del progetto è approfondire ogni aspetto della prassi musicale di tali lamenti, difficilmente trascrivibili in maniera standardizzata perché privi di “regole” unanimemente affermate, delinearne l’evoluzione e riconoscerne l’inestimabile valore.

Mariarosaria ha voluto dedicare il libro ai suoi genitori, a se stessa e in particolar modo al compianto Giuseppe Cauteruccio (ù Mancinill) prematuramente scomparso lo scorso anno, tanto legato alla Madonna, alla Chiesa Madre e alla rito della Cordata dei pescatori che ha visto il suo caro Papà (ù Mancin) tra gli storici cantori della Passione.

Mariarosaria Valente è nata a Belvedere Marittimo il 16 agosto del 1994, originaria di Diamante. Ha conseguito il Diploma Accademico di I livello in Pianoforte presso il Conservatorio Giacomo Antonio Stanislao di Cosenza ed è attualmente specializzanda in Musicologia presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Aspirante dottoranda in filologia della letteratura musicale, ha iniziato ad approcciarsi a lavori di ricerca inerenti alla cultura musicale del suo paese, specie inerenti alle Litanie della Settimana Santa; il suo infatti è un obiettivo che mira alla massima diffusione della cultura locale passando dagli aspetti antropologici, storici ed etnici confrontati con quelli appartenenti ad altri territori.

LE DICHIARAZIONI DELL’AUTRICE

“Da me quasi nessuno si sarebbe aspettato così tanto, eppure…Quella con edizioni albatros è stata la mia prima grande scalata verso il primo dei miei traguardi.

Con l’impegno e la dedizione, l’amore incondizionato per la ricerca sotto l’eccellentissima guida del prof. Antonio Caroccia nonché relatore della mia prossima tesi di laurea, sono riuscita a coronare il sogno di una vita: dare impulso ai riti religiosi calabresi sotto un profilo antropologico ed etnomusicologico.

Diamante è un borgo sulle rive del Tirreno che vanta una tradizione da non trascurare e che ho scelto di trattare come trampolino di slancio per il futuro di una ricerca incessante e sempre incentivata dalla costanza degli studiosi.

Ringrazio le poche persone che hanno fermamente creduto nelle potenziale di questa avventura e all’alta professionalità della redazione e dell’ufficio stampa edizioni albatros che ha saputo curare ogni dettaglio tracciando indelebilmente le basi di un importante traguardo”.

“Ohimè che me console” è già disponibile sul sito ufficiale di Albatros Il Filo, Amazon e a brevissimo uscirà in tutte le librerie nazionali.

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