09/10//19 – “Ci sono 500 milioni di euro a disposizione dei Comuni. È un’occasione che non deve andare persa. Per questo motivo mi permetto di sollecitare le Amministrazioni che non hanno ancora provveduto ad inoltrare richiesta per questi contributi destinati alla realizzazione di progetti di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile”.
Il deputato del Movimento Cinquestelle, Massimo Misiti, rilancia la “Norma Fraccaro” (dal nome di Riccardo Fraccaro, M5S, oggi Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e già ministro dello Sviluppo economico) emanata in maggio. Il provvedimento, inserito nel “Decreto Crescita”, distribuisce ai Comuni i 500 milioni a seconda del numero dei residenti. Sono cifre che partono dai 50.000 euro previsti per i Comuni con una popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti, fino ai 250.000 euro per quelli che contano più di 250.000 abitanti. Il contributo è attribuito sulla base della popolazione residente alla data del 1° Gennaio 2018, secondo i dati pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica.
“Il mio sollecito – continua il parlamentare pentastellato – discende dalla necessità di non fare perdere questa grande opportunità ai nostri territori che potranno, in questo modo, realizzare opere di illuminazione pubblica, di risparmio energetico degli edifici pubblici, di installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e di sviluppo territoriale sostenibile, ma anche a interventi per la mobilità sostenibile, l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici, l’abbattimento delle barriere architettoniche”.
Il contributo è a fondo perduto. L’erogazione avviene in due quote: la prima, pari al 50% del contributo assegnato, a seguito della verifica da parte del Ministero del rispetto del termine di inizio lavori, mentre il saldo, pari alla differenza tra la spesa effettivamente sostenuta per la realizzazione del progetto e la quota già erogata, è corrisposto solo a seguito del collaudo dell’intervento realizzato. La scadenza è al 31 ottobre 2019.