31/10/2020 Questione porto di Diamante, non si fermano le polemiche. Il Comitato Difesa Ambiente critica il Sindaco Ernesto Magorno sulla scelta del Consigliere con delega al Porto: “Magorno continua a deresponsabilizzarsi “. La replica del Consigliere Antonio Cauteruccio: “Ci attaccano perché noi vogliamo realizzare un porto. Il “circoletto” non lo vuole da sempre”.
?️Le critiche del Comitato Difesa Ambiente Diamante:
“Magorno continua a deresponsabilizzarsi. Dopo la nomina a plenipotenziario data all’arch. Savarese, ecco una nuova delega fatta da parte del Sindaco al Consigliere comunale Antonio Cauteruccio. Si tratta della delega sul Porto che non è cosa da poco, data la complessità della vicenda che si è trascinata per decenni e risolta solo dopo il ricorso all’Anac fatta dal Movimento popolare.
La posizione del gruppo di Antonio Cauteruccio, Per una Diamante migliore, è sempre stata, quando era in minoranza nella giunta Sollazzo, all’insegna dell’appoggio pieno al concessionario Santoro, e contro qualsiasi soluzione che portasse alla cacciata del concessionario. Cauteruccio nella famosa commissione porto, istituita dal Sindaco Sollazzo ed affidata al consigliere di opposizione Savarese, non ha mai voluto sostenere la tesi dell’allontanamento di Santoro e della restituzione dell’area al Comune.
Non firmò la relazione finale fatta dall’inchiesta Savarese, e il 24 aprile del 2018 organizzò un convegno al DAC, proprio con Santoro e l’ing.Salatino, alla presenza di Magorno, ribadendo la sua fiducia a Santoro e sollecitandolo a riprendere i lavori del porto senza mettere in discussione la sua concessione oramai scaduta. Dimostrò fedeltà a Santoro anche in occasione dello sciopero generale organizzato dal Movimento popolare, allorchè partecipò al corteo con uno striscione che invitava alla realizzazione di un porto, ammiccando così ancora una volta all’intervento di Santoro.
Ecco perché non ci sembra una buona scelta, da parte del Sindaco, questa delega che potrebbe rappresentare la possibilità di far rientrare dalla finestra Santoro dopo che l’Anca ed il Movimento Popolare lo hanno messo fuori la porta.
Cauteruccio ha già dimostrato incompetenza nella delega sull’Ambiente, scambiando l’ambiente per un corso di giardinaggio, incapace di creare una qualsiasi idea per valorizzare il Parco La Valva, tenere pulite le contrade, arricchendo le risorse che abbiamo. Cauteruccio concentra su di sé deleghe e potere, fa la parte del democratico, ma quando organizzò una Consulta per l’ambiente, alla quale noi partecipammo con il nostro bagaglio di esperienza e idee, la bocciò subito annullandola dopo il primo incontro in video conferenza. Ecco perché la sua delega sul Porto non ci convince e pensiamo che sia un ulteriore nuovo espediente da parte del Sindaco Magorno che si prepara ad abbandonare il paese e la carica di Sindaco per cui è stato votato per volare diritto nei banchi della Regione Calabria, prossima alle nuove elezioni dopo la morte della Governatrice Santelli.
Appena dopo il 15 novembre il Consiglio regionale verrà sciolto e indette le elezioni, il Sindaco Magorno dovrà dimettersi e lasciare il Comune anche se per pochi mesi nelle mani dell’arch.Savarese e il porto nelle mani di Cauteruccio/Santoro. E’ questo quello che i cittadini di Diamante si aspettavano? Noi diamo atto al Sindaco Magorno, delle sue capacità a mantenere il Comune saldo, anche se alcune scelte non le condividiamo, bisogna riconoscere, la sua competenza, ed è stato questo il motivo per cui tanti cittadini hanno votato la sua lista. Ora abbandona tutto e la cosa non ci sembra né giusta, né corretta.
?️La replica del Consigliere Antonio Cauteruccio:
I cittadini di Diamante non rimarranno fuori dai cancelli del Porto. Ricevo da ieri, questo mi ha consentito di accorgermi delle loro affermazioni, messaggi e telefonate di amici che mi chiedono di replicare alle squallide elucubrazioni e alle false calunnie del Comitato Ambientale “Circoletto” di Diamante. Non replicherò perché la risposta é già sotto gli occhi di tutti.
Mi attaccano e attaccano il Sindaco e l’Amministrazione Comunale perché ho affermato e abbiamo affermato che vogliamo realizzare un porto e loro da sempre non vogliono nessun porto. Hanno da sempre ostacolato ogni porto realizzabile con denunce e prese di posizione assurde e anacronistiche facendo l’interesse politico di questa o di quella parte, mai dei cittadini di Diamante. Vivono probabilmente di altro, non hanno bisogno di nuove opportunità.
Mi attaccano perché ho dichiarato che ci battiamo per un porto pubblico che sia proprietà collettiva dei cittadini di Diamante, degli imprenditori di Diamante e dei turisti e probabilmente mi viene da pensare che queste affermazioni non siano condivise dal Comitato Ambientale “Circoletto”. Loro un porto non lo vogliono ma se proprio un porto si deve fare non vogliono che sia pubblico e i cittadini devono stare fuori dal cancello, questo e’ il messaggio che passa. Abbiamo rotto le uova di qualche paniere?
Mi attaccano e ci attaccano, ci chiamano “santoriani” perché sanno che tra noi e loro passa una bella differenza e possono soltanto buttarla in rissa. Noi siamo uomini liberi che non servono nessun padrone, loro hanno servito tutti i padroni politici di turno e sono costati bei soldi alle casse del Comune e alla nostra Comunità per incarichi professionali diretti, incarichi a congiunti, varie, eventuali. Interessi legittimi magari ma pur sempre interessi e con risultati disastrosi.
Ci chiamano “santoriani” ma noi, e non loro, abbiamo coerentemente cercato una strada alternativa al porto Santoro quando abbiamo compreso che l’operazione non trovava concreta realizzazione, discutendo con tutti in maniera chiara e netta, anche con Santoro con cui non abbiamo avuto bisogno di litigare per esporre le nostre ragioni. Un uomo libero non ha bisogno di offendere l’interlocutore per dire quello che pensa, un servo non ha mezze misure, offende se non ottiene, lusinga per ottenere.
Loro tacevano nel 2015, l’uno dirigeva l’Elmetto lautamente retribuito per 15 anni e l’altro contemplava da ormai vent’anni l’Assessorato di famiglia, quando si regalavano alla Regione i 2.400.000 del waterfront, facendo finta che fosse tutto normale o quando quando si accordava al vecchio appalto nel 2016 un contratto integrativo che non prevedeva alcun cronoprogramma dei lavori, trascinandoci fino ai giorni nostri.
Ambientalisti ad orologeria che tacevano sull’abbandono in cui versava il territorio comunale. Tacevano sul disastro dei rifiuti che con tanta fatica e mille difficolta’ stiamo cercando di sistemare. Perche’ tacevano? Conoscete la risposta.
Invocano l’Autorità Nazionale Anticorruzione, adombrano diffamando e calunniando ma hanno taciuto i peggiori scempi politici e amministrativi degli ultimi vent’anni. Noi oggi ci battiamo per un porto pubblico, a gestione pubblica, semplicemente perché se il porto si realizza con soldi pubblici é normale che rimanga proprietà di tutti i cittadini di Diamante e coinvolga tutte le forze sociali e imprenditoriali della città senza che nessuno venga lasciato indietro. Noi non abbiamo padroni.
Mi accusano di concentrare su di me potere e deleghe, l’unico potere che conosco é il servizio, la mia delega più importante é la libertà che ogni giorno mi conquisto sudando e a caro prezzo. Loro non sanno probabilmente cosa significa ma anche alla loro veneranda età potrebbero provare a cercare finalmente un lavoro, un lavoro vero che li renda finalmente liberi e non li costringa a servire sempre il padrone di turno e li liberi per esempio dal committente degli attacchi alla mia persona.
Attaccano il Sindaco ma farebbero carte false per servirlo, attaccano Savarese ma farebbero carte false per servirlo, mi attaccano ma farebbero carte false per servirmi ma io non ho padroni, non sarò mai padrone e a tutti i servi del mondo spezzerei le catene, si le spezzerei anche a loro che non la pensano come me ma che comunque meriterebbero di essere finalmente uomini liberi.”