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Porto di Diamante: Movimento Popolare annuncia azioni più incisive e definitive 0

DIAMANTE (CS) 13/09/18 Il Movimento popolare continua la sua battaglia per riottenere l’area del porto. Dopo la pausa estiva riflette sui successi ottenuti e rilancia l’azione di lotta per la spallata finale. “Siamo all’atto conclusivo -dichiarano dal Movimento- per questo chiediamo a tutti i soggetti presenti nel nostro territorio di attivarsi senza alcun indugio.”

Il Movimento Popolare sta preparando un’Assemblea popolare al Museo Dac-Ponte delle Arti e delle Culture, da tenersi Domenica 23 Settembre alle ore 18 per decidere insieme ai cittadini, azioni di lotta incisive e definitive.
In preparazione dell’Assemblea popolare, il Movimento ha scritto una lettera aperta alla Regione Calabria, al Responsabile Unico del Procedimento e all’Amministrazione Comunale, dove si pongono questioni dal punto di vista tecnico perché l’area ritorni definitivamente al popolo diamantese.

Il Movimento Popolare comunque ribadisce:
1) L’adozione dei dovuti provvedimenti da parte della Regione nei confronti del Concessionario (risoluzione del contratto), con conseguente liquidazione del medesimo Concessionario e restituzione completa dell’area portuale al Comune di Diamante;
2) Il rifiuto di ogni contenzioso che ricada sul Comune, essendo piena la responsabilità sia da parte del Concessionario, per la mancata realizzazione dell’opera, sia da parte della Regione per il mancato controllo dell’appalto e l’atteggiamento di inerzia nei confronti del concessionario;
3) La revoca da parte del Comune della concessione demaniale data al Concessionario in data 04/06/2018, per inadempimento da parte del concessionario oltre che per scadenza del termine indicato;
4) La revoca della delibera con cui l’Amministrazione comunale ha delegato la Regione ad appaltare i lavori dei locali sottostanti il lungomare;
5) In caso di inerzia della Regione, la richiesta da parte del Comune, associato alle associazioni di albergatori, dei commercianti, dei cittadini, dei danni ricevuti per disastro ambientale e mancata realizzazione dell’opera portuale.

La posizione del Movimento Popolare è stata chiara fin dall’inizio: rivuole l’area portuale e vuole avviare immediatamente la possibilita’ di realizzare entro l’anno prossimo un Porto Pubblico, sfruttando le possibilita’ finanziare ancora esistenti, ovvero attingendo ai fondi strutturali sino ad ora non utilizzati ed utilizzabili.

Pubblichiamo la lettera scritta dall’avv. Raffaele Cammarella e inviata: al Responsabile Unico del Procedimento ing. Zinno C/o Regione Calabria, al Direttore dei lavori Ing. Luigi Salatino, alla Commissione alta sorveglianza Porto di Diamante, alla commissione di collaudo Porto di Diamante e per conoscenza al Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, al Sindaco del Comune di Diamante, Gaetano Sollazzo:

“OGGETTO: Porto di Diamante

Si fa seguito ad ogni altra nota inviata dallo scrivente (…) che mi hanno conferito espresso mandato si fa seguito ad ogni iniziativa ed incontro avvenuto.
Il Movimento Popolare “porto di Diamante” intende ripercorrere con questa nota le ultime vicende della questione porto che non lasciano spazio a dubbi circa la correttezza e la bontà delle tesi suggerite dal Movimento ed aventi come obiettivo ultimo la liberazione delle aree e la riconsegna delle stesse alla popolazione.
Da mesi il movimento Popolare indica come unico atto risolutivo della vicenda la riappropriazione delle aree nella disponibilità della collettività pertanto con spirito di collaborazione e una punta di orgoglio il movimento ha preso atto delle determinazioni dell’amministrazione comunale attraverso la delibera Comunale n. 19 del 27/08/2018, con la quale il Sindaco e l’intero consiglio comunale hanno chiesto agli organismi regionali di attenersi alla normativa vigente prendendo atto dell’avvenuta scadenza del termine contrattuale di consegna, e di procedere alla immediata liberazione delle aree come il movimento popolare suggerisce da quasi un anno. La delibera costituisce pertanto un traguardo importante e diviene una richiesta formale di rilascio di un’area già in precarie situazioni di abbandono e di pericolo dal punto di vista igienico e sanitario.
Ed invero il RUP, avrebbe già dovuto da tempo, di propria iniziativa ovvero attraverso il Direttore dei Lavori, controllare la sussistenza delle capacità del Consorzio aggiudicatario di rispettare gli obblighi contrattuali nei termini previsti e sottoscritti nell’interesse della comunità Diamantese COMMITTENTE PRIMARIA DELL’OPERA attraverso la verifica tecnica delle opere (certificazioni SOA) ed attraverso la verifica della capacità economica in capo al Consorzio. 
Appare alquanto inopportuna pertanto, la contestazione mossa nella nota inviata al Comune di Diamante prot. 16221 del 31/08/2018 con la quale il RUP farebbe dipendere la decisione di restituzione dell’area ai cittadini di Diamante con un maldestro tentativo di discarico di ogni responsabilità, piuttosto che alle proprie funzioni ex lege di Responsabile del Procedimento e garante, assieme al Direttore dei Lavori, non solo della conformità e della effettiva realizzazione delle opere ma soprattutto del rispetto delle leggi in materia.
Il mancato rispetto degli obblighi contrattuali da parte del consorzio noti e conclamati da tempo, avrebbero dovuto e devono oggi essere oggetto di controllo tecnico/contabile da Parte delle figure istituzionalmente indicate dalla legge a tali scopi, RUP e direttore dei Lavori, ed i tentativi di scaricare oggi la responsabilità di una mala gestione della vicenda appaiono quanto mai oltraggiosi oltre che giuridicamente infondati, stante la naturale e evidente collocazione funzionale ed istituzionale del RUP e di ogni altro funzionario, i quali dovranno rispondere anche a titolo personale delle inefficienze e delle inerzie mostrate.
Il Movimento darà pertanto avvio a tutte le procedure necessarie per tutelare nelle opportune sedi, l’immagine e le legittime pretese della cittadinanza alla risoluzione in tempi stretti della vicenda ed attraverso l’analisi delle responsabilità esistenti in capo alle figure istituzionalmente coinvolte all’appalto ed ai lavori, sarà dato luogo ad ogni azione utile per la tutela in ambito civile, penale, contabile ed amministrativa della collettività anche attraverso una azione di risarcimento del danno.
Il movimento Popolare, così come rappresentato dai promotori indicati in premesse, certo di rappresentare la esasperazione e la volontà dei cittadini di Diamante intende ribadire a gran voce quanto sino ad ora sostenuto e pertanto 
CHIEDE
Che il RUP, in ossequio alla normativa di settore e dei compiti istituzionali a lui assegnati, proceda senza indugio alla presa d’atto della scadenza e del fallimento dell’appalto e per questo provveda immediatamente alla verifica delle responsabilità della mala esecuzione ovvero della non esecuzione delle opere attraverso la contestazione dei fatti alla ditta appaltatrice, rilevando eventuali danni emergenti, con attivazione delle relative procedure presso l’ANAC;
che il Presidente della Giunta in caso di inerzia del RUP eserciti il proprio potere di disposizione e controllo provvedendo alla corretta soluzione della vicenda.
Con espresso avvertimento che in mancanza sarà dato luogo ad ogni azione per la tutela dei diritti dei miei assistiti.
Distinti Saluti
Avv. Raffaele Cammarella”

 

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