REGIONE CALABRIA 12/09/18 L’assessore regionale alle infrastrutture Roberto Musmanno ha illustrato ai sindaci dei Comuni serviti dall’acquedotto Abatemarco il progetto “Cantiere Abatemarco” oggetto del protocollo d’intesa che sarà approvato dalla Giunta regionale e che regolerà i rapporti fra Regione, Autorità idrica della Calabria (Aic), Sorical e Amministrazioni locali. All’iniziativa, che si è svolta nella sala oro della Cittadella regionale a Catanzaro, sono intervenuti anche il dirigente generale della Presidenza e commissario dell’Aic Domenico Pallaria e il commissario della Sorical Luigi Incarnato.
L’assessore Musmanno ha parlato di “realizzazione di un progetto a sistema unico che prevede – ha spiegato – da un lato lavori infrastrutturali per 10 milioni di euro sulla condotta adduttrice e per quasi 13 milioni di euro sulle reti comunali dei 25 Comuni serviti dall’acquedotto, dall’altro alcuni importanti innovazioni nelle gestione amministrativa del servizio idrico. Abbiamo ritenuto importante – ha rilevato poi Musmanno – incontrare i sindaci perché l’Abatemarco ha da sempre rappresentato forti criticità polarizzate soprattutto sul Comune di Cosenza ma che, anche in seguito a diversi incontri con le Prefetture e all’emergenza siccità del 2017, ci siamo resi conto che riguardano gli altri 24 paesi. Per questo abbiamo deciso di intervenire in maniera organica e strutturata”.
Nello specifico, i lavori infrastrutturali consentiranno di ridurre le perdite idriche sulle rete dei Comuni. Da un punto di vista amministrativo si prevede il censimento delle utenze, l’installazione di nuovi contatori e la fatturazione bimestrale e riscossione di crediti con il supporto di Sorical al fine di ridurre gli allacci abusivi e la morosità che pone la Calabria maglia nera rispetto alle altre regioni. Previsti inoltre altri interventi per l’ingegnerizzazione delle reti idriche già avviati per Cosenza e che saranno estesi ai rimanenti Comuni serviti dall’Abatemarco.
“Si tratta – ha specificato ancora l’assessore Musmanno – di un progetto sperimentale che anticipa quello con succederà con la piena operatività dell’Autorità idrica della Calabria che dovrà obbligatoriamente affidare il servizio idrico integrato ad un unico soggetto gestore. Un prototipo quindi per il nuovo sistema idrico integrato in Calabria”.
Pallaria è entrato nello specifico del protocollo d’intesa “che – ha detto – potrà essere integrato in base ai suggerimenti dei sindaci. La Regione – ha evidenziato il commissario Aic – ha finanziato qualcosa che ci consentirà di anticipare le attività svolte dal soggetto attuatore, che sarà unico e dovrà assicurare il servizio e la corresponsione delle tariffe. Il protocollo, al quale sarà collegato un Accordo di programma, prevede la gestione amministrativa delle utenze. Il tempo della ricreazione è finita. Ora i Comuni saranno rappresentati dall’Autorità idrica. Questo progetto innovativo potrà essere esportato ad altre realtà”.
“Con questo progetto – ha affermato Incaranto – si mette insieme una sinergia capace di riassumere i segmenti tra grande adduzione, distribuzione e fatturazione per eliminare le problematiche che vedono in forte difficoltà Sorical e i Comuni. Lo scopo è di ottimizzare il sistema di erogazione dell’acqua, ridurre al minimo le perdite e attivare una fatturazione bimestrale a regime affinché gli utenti non vengano gravati di pagamenti troppo elevati. Sarà cura della Sorical individuare allacci abusivi e legalizzare le posizioni. Fino ad oggi hanno pagato il costo di gestione in pochi accollandosi i relativi ricarichi dei morosi. È sottinteso – ha concluso il commissario Sorical – che questo cantiere è l’avvio di un processo che dovrà far uscire i Comuni dalle grosse difficoltà che oggi vivono. In pratica con questo progetto abbiamo riempito un foglio bianco”.
La Regione Calabria dovrà finanziare e gestire progettazione, realizzazione e aggiudicazione interventi; i Comuni dovranno gestire il servizio idrico, collaborare alla realizzazione degli interventi; alla Sorical spetta la gestione del servizio idrico, l’attuazione degli interventi grande adduzione, il censimento e l’amministrazione delle utenze, la fornitura e l’installazione dei contatori; l’Aic dovrà coordinare le attività e gestire i rapporti con l’Autorità nazionale di regolazione.I risultati attesi del progetto riguardano la razionalizzazione del modello organizzativo, la riduzione delle perdite fisiche e amministrative, la riduzione dei costi della gestione amministrativa, l’agevolazione per gli utenti attraverso la fatturazione bimestrale. L’Abatemarco è il più grande acquedotto della Calabria. Fornisce il 10 per cento di tutte le risorse idriche degli acquedotti regionali. Costruito negli anni ’70, ha una rete di 200 km di condotte ed eroga 25 milioni di metri cubi d’acqua a 25 Comuni: San Donato di Ninea, Altomonte, San Sosti, Mottafollone, S. Agata d’Esaro, Malvito, S. Caterina Albanese, Roggiano Gravina, Tarsia, San Marco Argentano, Cervicati, Torano Castello, Montalto Uffugo, S. Martino di Finita, Lattarico, Mongrassano, Cerzeto, Rota Greca, S. Benedetto Ullano, Bisignano, Carolei, Mendicino, Rende, Castrolibero e Cosenza.”