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Regione. Spirli: “Fondo Sanità, i ritardi sono responsabilità dei Commissari delle Asp” 0

04/11/2020 La notizia della Calabria dichiara zona rossa per la criticità del sistema sanitario ha sollevato le critiche del popolo calabrese. Il Presidente ff, Nino Spirlì è intervenuto sulla gestione del Fondo Sanità: “I ritardi sono responsabilità dei Commissari delle Aziende Sanitarie»

«Il grande lavoro che la Regione Calabria ha svolto negli ultimi mesi sta facendo emergere con chiarezza i limiti e l’inerzia dei soggetti attuatori, individuati dal commissario Arcuri e a suo tempo nominati dal commissario ad acta della Sanità, in merito all’utilizzo delle risorse per il contrasto all’epidemia da Covid-19».

È quanto afferma il Presidente facente funzioni della giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì. «In questi giorni – continua -, si susseguono notizie che addebitano alla Regione Calabria la responsabilità della mancata realizzazione dei presidi territoriali o del carente utilizzo delle risorse per il reclutamento del personale sanitario necessario per affrontare l’emergenza in corso. A questo punto, è necessario ricordare che i contenuti dei decreti del commissario ad acta devono essere resi operativi proprio dai vertici straordinari delle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere, nominati, in virtù del Decreto Calabria, dal commissario stesso».

«Per quanto riguarda la Regione Calabria – aggiunge Spirlì -, il grande lavoro svolto in questi mesi ha consentito di evidenziare e di correre ai ripari rispetto alle criticità, anche di tipo, relative, soprattutto, al parziale utilizzo da parte delle strutture commissariali delle risorse economiche messe a disposizione delle aziende sanitarie, nonché alla mancata realizzazione delle opere conseguenti. È proprio di questi ultimi giorni l’iniziativa del Dipartimento salute, avviata su mia indicazione, volta a stimolare i responsabili delle Aziende sanitarie commissariate a impiegare al più presto i fondi già assegnati, e non ancora utilizzati, per assumere il personale disponibile nelle graduatorie e non ancora chiamato in servizio».

«Era opportuno precisare tutto questo – conclude il Presidente ff della Giunta -, senza sollevare alcuna polemica ma nell’interesse dei cittadini calabresi, costretti a subire i disagi e i danni causati dal Covid-19, nonché quelli addebitabili all’inerzia di coloro che, pur avendone la piena responsabilità, non sono riusciti a spendere le risorse con le modalità e la tempistica previste».

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