21/05/20 Il Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli ha emanato ieri sera, l’ordinanza n.45 per intervenire sull’emergenza rifiuti che sta colpendo la Regione. Un provvedimento che contiene “urgenti misure per assicurare la corretta gestione dei rifiuti urbani anche correlate alla prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid.”.
Con l’ordinanza n.45 si dispone la riapertura delle discariche pubbliche situate a Castrovillari, Lamezia Terme, Cassano allo Ionio, Melicuccà e dell’impianto privato di Celico.
Il capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio regionale, Pippo Callipo muove una dura critica alla Governatrice calabrese accusandola di aver firmato un provvedimento senza alcun confronto con i territori.
“Le ordinanze della Presidente della Regione -dichiara Callipo– colpiscono ancora una volta con il “favore delle tenebre”. Stavolta, però, il blitz notturno non riguarda i famigerati tavolini dei bar, bensì una decisione che incide in maniera molto più pesante sulla vita dei cittadini, adottata senza alcun confronto con i territori e con chi è demandato a rappresentarli. Sono al fianco del Sindaco di Rovito Felice D’Alessandro e di quanti, tra rappresentanti istituzionali, Comitati civici e semplici cittadini, si trovano ancora una volta a dover difendere la Presila.”
Inoltre l’ordinanza n.45 dispone che nella discarica di Celico, nel Cosentino, possa avvenire lo sversamento di 300 tonnellate di rifiuti al giorno di per 60 giorni.
“Già nei giorni scorsi -prosegue il leader di “Io Resto in Calabria”– nella discarica di proprietà della società Mi.Ga. srl stavano arrivando i rifiuti prodotti in provincia di Catanzaro e i cittadini di quella zona, che ha una valenza ambientale nota a tutti, hanno ricominciato ad essere tormentati dall’olezzo dei rifiuti. Adesso è facile prevedere che la situazione peggiori.”
“È evidente che le responsabilità dell’infinita emergenza rifiuti calabrese vengono da lontano e non riguardano solo una parte politica, ma la soluzione non può essere quella che va sempre e solo a discapito dei territori e a favore dei privati, che escono dalla porta e rientrano dalla finestra. Bisogna confrontarsi coi cittadini e con chi li rappresenta e ciò non riguarda solo Celico, ma anche le altre aree interessate dall’ordinanza. Inoltre è necessario cambiare totalmente approccio, adottando politiche di prevenzione che contengano la produzione e lo smaltimento dei rifiuti e tutelino l’ambiente e la salute delle persone.”
“L’assessore regionale all’Ambiente aveva detto di voler fare della Calabria una grande riserva naturale. Mettere la polvere sotto il tappeto, riempiendo di rifiuti territori di pregio naturalistico, non mi sembra affatto un buon inizio. Se si vuole davvero rivedere il Piano dei rifiuti approvato nel 2016, per renderlo funzionale all’obiettivo “discariche zero” finora solo sbandierato, lo si faccia –conclude Callipo– portando il confronto con l’opposizione e con le associazioni nella Commissione “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente” del Consiglio regionale. Noi siamo pronti a collaborare nell’interesse dei calabresi.”